METODO STANISLAVSKIJ – parte 2: “IL MAGICO SE”

Se hai interesse per il teatro, o magari stai già frequentando un corso di recitazione, o stai facendo una lezione prova nei corsi proposti dalla nostra scuola di recitazione… questa rubrica sulle tecniche teatrali pare fare proprio al caso tuo!

Già lo scorso mese abbiamo introdotto un personaggio fondamentale per il mondo della recitazione: Konstantin Stanislavskij, attore, regista e teorico del teatro, ideatore dell’omonimo Metodo Staninslavskji. Se non hai letto l’articolo in questione, niente paura! Puoi andarlo a recuperare all’interno della Newsletter di Settembre!

Il metodo Stanislavskij è un approccio alla recitazione che ti aiuterà a creare una performance espressiva e autentica. Le prime tecniche le abbiamo già trattate, ricordi?

Il primo passo è leggere il copione nel suo intero, insomma farsi un’idea chiara della scena o dello spettacolo, prestando particolare attenzione al ruolo che ricopre il tuo personaggio. Qual è il suo obiettivo, la sua motivazione, la relazione con gli altri personaggi… 

Tutto è funzionale al passaggio successivo: le circostanze date!
Poni l’accento sui fatti che riguardano il tuo personaggio, rispondendo ad alcune domande basilari, ad esempio

  • Chi sono?
  • Dove sono?
  • In che momento sono?

     

E una volta individuate queste “pratiche”…

Terzo passo: il "Magico Se"

Forse questo “Magico Se” ti suona familiare se frequenti la nostra scuola di recitazione da qualche tempo, dato che spesso emerge durante le lezioni di teatro… Ma sai perché è davvero così importante? 

In quanto attore, questo metodo risulterà tra i più efficaci nel tuo percorso, perché può aiutarti a sviluppare la tua immaginazione, ampliare il tuo orizzonte attoriale per scoprire aspetti nuovi e interessanti sul personaggio che stai andando ad interpretare.

Ma come funziona nello specifico il Magico Se? 

Similmente alle Circostanze Date, devi porti alcune domande sul tuo personaggio, chiedendoti come reagirebbe in una determinata circostanza, o come giudicherebbe una data situazione. 

Un consiglio, parti sempre dalla formula “Cosa farei io se…?”

Ecco alcuni esempi per te!

  • Cosa farei se mi trovassi in questa situazione? 
  • Come risponderei se mi venisse detto questo? 
  • Come mi comporterei se mi trovassi ad affrontare questo problema? 
  • Come cambierebbe la mia vita se mi accadesse questo evento traumatico? 
  • Come mi sentirei, a cosa penserei, se accadesse questo a qualcuno che amo?

Succede quasi sempre che un attore o un’attrice, anche durante i corsi di recitazione, sia nella condizione di interpretare un personaggio che non è esattamente simile a lui o lei, a meno che il ruolo non sia di natura autobiografica.

E allora come fare?

È fondamentale lavorare sul Magico Se durante la preparazione del ruolo, porsi dinanzi domande e situazioni, infatti, per poter rispondere in ogni momento a queste domande. 
L’allievo attore deve riflettere sulla sua reazione e studiare attentamente tutti gli elementi che determinano l’azione, anche quando non è direttamente coinvolto sulla scena.

Reagendo con un’azione reale a circostanze immaginarie date dal testo scritto, l’attore trova il modo di comprendere a fondo il  proprio personaggio, per poterlo poi presentare al pubblico in maniera autentica e credibile.

Ecco conclusa la seconda parte della serie sulla tecnica attoriale di Stanislavskij!

Ci sono altri passi che ti aiuteremo a scoprire e comprendere nelle prossime news.

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“Quando do una risposta genuina al “se”, allora faccio qualcosa, sto vivendo la mia vita personale. In momenti come questi non c’è carattere. Solo io”
Konstantin Stanislavskij