Comunicare l’accoglienza: il metodo rogersiano a teatro 

Recentemente, due insegnanti della scuola di teatro SpazioMio hanno intrapreso un nuovo viaggio formativo che permetterà loro di conoscere e trasmettere un nuovo approccio sia nell’insegnamento che nelle relazioni. 

Michela Ottolini e Marta Boscaini hanno, infatti, iniziato a Marzo un percorso di formazione della durata di due presso lo IACP (Istituto Approccio Centrato sulla Persona) di Padova.

Il corso IACP segue e fa proprio il metodo dello psicologo umanista Carl Rogers, il quale si fa portavoce di una filosofia che fonda le sue idee sulla convinzione che gli individui abbiano in se stessi ampie risorse per comprendersi e per modificare il loro concetto di sé. Queste risorse possono emergere più facilmente in un clima facilitante, non-giudicante e accettante.

Il contributo di questo percorso formativo è notevole per muoversi nel campo delle relazioni, specialmente quando ci si trova in una posizione asimmetrica, ovvero quando si ricopre un ruolo come quello dell’insegnante.

L’esperienza di questo corso si sta rivelando davvero coinvolgente per le maestre di SpazioMio che ora, arrivate alla fine del primo anno, cominciano a sperimentare gli insegnamenti appresi, non come precetti a cui rispondere, ma come un modo di essere e di vivere le relazioni e i rapporti anche e soprattutto durante i momenti di docenza di teatro.

“Il fondamento di questo corso è il lavoro su noi stesse, sulle nostre fragilità e i nostri punti di forza”, ci racconta Marta Boscaini.  “Essere consapevoli delle nostre potenzialità e dei nostri limiti ci aiuta ad essere più coscienti nella relazione con l’altro, ad essere empatiche, ma allo stesso tempo congruenti con noi stesse, a credere che le persone che abbiamo di fronte abbiano in loro stesse le potenzialità per crescere e provare soddisfazione per la propria vita e le proprie scelte”. 

Michela Ottolini, invece, ci racconta perchè ha scelto questo percorso: “Credo che l’approccio rogersiano e il metodo che stiamo imparando debba essere alla base di ogni relazione sana ed efficace, e non solo a teatro; dovrebbe essere insegnato nelle scuole, agli insegnanti, a tutto il personale e poi anche agli studenti. Ci insegna una cosa essenziale e indispensabile, e cioè che tutti abbiamo bisogno, per crescere, di un ambiente accogliente, che ci dia fiducia per ciò siamo, in cui ci si senta profondamente accettati e non giudicati”. 

Questo percorso di specializzazione delle insegnanti di teatro di SpazioMio è perfettamente coerente con i valori e lo spirito di accoglienza della Scuola di teatro, che già in passato ha ospitato corsi sulla comunicazione basati sullo stesso metodo: l’obiettivo delle insegnanti è, ora, di  mettere in pratica questo “modo di essere” nei momenti di docenza e di poterlo trasmettere anche alle altre persone. Grazie a questa specializzazione, infatti, Michela e Marta potranno praticare l’attività di counselling all’interno della scuola di teatro, ma anche, in futuro, organizzare dei corsi di formazione su questo metodo.

“Non vediamo l’ora che questo corso giunga a compimento per vedere dove ci porterà, e per vederne i frutti nelle relazioni che fioriscono attorno a noi”, conclude Marta mentre, con Michela, dedica agli allievi e alle allieve della scuola di teatro questa poesia di Danilo Dolci.


C’è chi insegna
guidando gli altri come cavalli
passo per passo:
forse c’è chi si sente soddisfatto
così guidato.
C’è chi insegna lodando
quanto trova di buono e divertendo:
c’è pure chi si sente soddisfatto
essendo incoraggiato. 
C’è pure chi educa, senza nascondere
l’assurdo ch’è nel mondo, aperto ad ogni
Sviluppo, ma cercando
d’essere franco all’altro come a sé,
sognando gli altri come ora non sono:
ciascuno cresce solo se sognato.

                                        (Danilo Dolci)